LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – L’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) in Libia ha confermato che un totale di 567 migranti sono stati intercettati e rimpatriati con la forza sulle coste libiche nel periodo dal 31 marzo al 6 aprile 2024. Due giorni fa, 83 migranti sono stati rapiti dalla zona di ricerca e salvataggio di Malta. L’ONG internazionale Alarm Phone è stata allertata che un’imbarcazione era alla deriva nella regione SAR di Malta. Invece di essere messi in salvo, sono stati intercettati con la forza dalla guardia costiera libica.
Questa situazione contribuisce al crescente numero di migranti che affrontano il pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo alla ricerca di una vita migliore in Europa, solo per essere rimandati in Libia, il punto di partenza del loro viaggio disperato. Il rapporto dell’OIM evidenzia la crisi continua e complessa nella regione, sottolineando le condizioni pericolose che i migranti sopportano durante i loro viaggi in mare, nonchè le circostanze precarie che incontrano una volta tornati in Libia. La situazione ha suscitato una diffusa preoccupazione a livello internazionale, con le organizzazioni per i diritti umani e la comunità internazionale che chiedono azioni immediate per garantire la sicurezza e i diritti dei migranti. L’OIM e altre organizzazioni umanitarie sostengono che il rimpatrio dei migranti in Libia li espone a ulteriori rischi, tra cui violazioni dei diritti umani, detenzione arbitraria e mancanza di accesso ai servizi di base e alla protezione. L’OIM sta monitorando da vicino la situazione, sostenendo cambiamenti politici e un maggiore sostegno per gestire la crisi migratoria in modo più umano ed efficace. Mentre continuano gli sforzi per trovare soluzioni durature, la difficile situazione dei migranti in Libia rimane una testimonianza toccante delle sfide più ampie che la migrazione globale deve affrontare oggi.
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