25 aprile, Todde “Difendiamo i valori e la memoria della Resistenza”

NUORO (ITALPRESS) – La presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha celebrato a Nuoro l‘ottantesimo anniversario della Festa di Liberazione. “Ottant’anni fa c’è stato un ‘passaggio di testimone’, dai partigiani a noi, che abbiamo il privilegio di vivere in democrazia”, ha detto la presidente.

“I valori insiti nella Resistenza e nella Liberazione sono un’eredità da custodire, da vivere e rinnovare ogni giorno, nel nostro lavoro, nei nostri rapporti sociali, nella nostra vita politica. La lotta partigiana che portò al 25 aprile 1945 fu il processo in cui l’Italia scelse di alzarsi in piedi. Di dire basta alla dittatura fascista, all’occupazione militare, alla guerra. Scelse la libertà, la dignità, l’uguaglianza, la pace, la democrazia“, ha aggiunto.

Nel suo discorso ha citato il sacrificio dei partigiani e dei caduti sardi: “Anche la Sardegna diede un contributo fondamentale alla Resistenza, ricordiamo, nomi come quello di Antonio Mereu, di Nuoro, o il partigiano di Orani Piero Borrotzu; o il mitico partigiano Nino Garau, il comandante ‘Geppe’; o ancora Giaime Pintor. Perché non bisogna dimenticare che la Resistenza non fu solo guerra: fu un risveglio delle coscienze. Insieme ad Antonio Gramsci, un altro gigante sardo della coscienza antifascista fu Emilio Lussu, anche lui, come il filosofo comunista, visse l’esperienza della prigionia fascista con lo sguardo di chi aveva intuito la necessità della ribellione morale e politica”. 

Non è mancato un pensiero commosso a Papa Francesco:In tutto il suo magistero, la parola che ha utilizzato più di tutte è pace, un valore fondamentale della Liberazione e della nostra Repubblica, che quasi quotidianamente viene messo in discussione e che invece noi abbiamo il dovere di difendere. Papa Francesco ha detto che ‘Ogni guerra è una sconfitta. Una sconfitta dell’umanità’. Ricordiamocelo ogni giorno”.

Infine, un monito affinché i sardi portino avanti i valori della Resistenza: “Difendere la memoria della Resistenza significa contrastare con fermezza ogni rigurgito di fascismo, ogni forma di odio; significa impegnarsi perché la Costituzione nata da quella lotta sia pienamente attuata. Per noi sardi significa lavorare perché la nostra terra sia parte attiva in questo processo di liberazione: dalla povertà, dalla marginalità, dalle disuguaglianze. Ottant’anni fa, l’Italia seppe scegliere, anche quando il prezzo da pagare era altissimo. Il nostro compito, oggi, è continuare a scegliere ogni giorno la parte giusta della storia. Viva il 25 aprile. Viva la Sardegna antifascista. Viva la Repubblica”, ha concluso.

-Foto regione Sardegna-
(ITALPRESS).

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