25 APRILE, MATTARELLA “RESISTENZA COME RISORGIMENTO”

“La Patria che rinasceva dalle ceneri della guerra si ricollegava direttamente al Risorgimento, ai suoi ideali di libertà, umanità, civiltà e fratellanza”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella da Casoli, dove ha commemorato le vittime del campo di concentramento della città abruzzese. “Non fu, dunque, per caso, che gli uomini della Brigata Maiella scelsero per se stessi la denominazione di patrioti. Non era, quella fascista, la Patria che aveva meritato il sacrificio eroico di tanti soldati italiani”.

Dopo la cerimonia all’Altare della Patria e la deposizione di una corona d’alloro al Sacrario della Brigata Maiella a Taranta Peligna, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato a Casoli dove ha concluso le celebrazioni del 73° anniversario della Liberazione. Al suo arrivo ha visitato la mostra fotografica allestita presso la sala “Lionel Wigram” al Castello Ducale illustrata dalla curatrice, Cecilia Di Paolo, e le carceri di Palazzo Tilli, che furono campi di internamento tra il 1940 ed il 1944, accompagnato dai professori Vito Gironda e Giuseppe Lorentini, responsabili del progetto di ricerca e documentazione del campo di concentramento di Casoli. Al Teatro Comunale si è svolta la cerimonia celebrativa del 73° anniversario della Liberazione nel corso della quale sono intervenuti il Sindaco di Casoli, Massimo Tiberini, il Presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il Presidente dell’Associazione Nazionale “Brigata Maiella”, Antonio Rullo e lo storico Marco Patricelli. La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Presidente Mattarella.

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