VENEZIA (ITALPRESS) – Una cerimonia breve, scandita dal ricordo e dal silenzio, ha aperto questa mattina a Venezia le celebrazioni dell’80^ anniversario della Liberazione alla presenza del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e delle autorità militari e civili della città.
“Ci ritroviamo oggi, in questo luogo carico di storia e di significato, per celebrare insieme l’80° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Ricorderemo tra pochi giorni anche la liberazione della nostra amata città, Venezia avvenuta tra il 28 e 29 aprile 1945 – le parole del sindaco Brugnaro – Ottant’anni: è la durata di una vita. Una vita intera. Sono sempre meno i testimoni diretti di quei giorni. Per questo non possiamo permetterci di dimenticare. Perché ciò che è accaduto riguarda ancora noi, riguarda le nostre scelte, la nostra responsabilità, il mondo che vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi”.
Nel discorso del sindaco anche l’importanza del fare memoria: “Campo del Ghetto non è solo un luogo della memoria, è un luogo della convivenza, della cultura, della resistenza, materiale ma soprattutto spirituale. Venezia ha sempre saputo unire, non dividere. Qui il passato ci parla, ma non ci schiaccia. Ci ricorda quanto sia prezioso vivere insieme, nel rispetto e nella diversità”, ha detto rivolgendo ai giovani l’invito di farsi custodi vigili della memoria.
“Abbiamo il dovere di far memoria, come ci ha ricordato Papa Francesco il 28 aprile scorso in Piazza San Marco perché fare memoria non significa restare fermi nel passato, ma illuminare il presente per aprirsi al futuro”. Il ricordo del Santo Padre è proseguito con la citazione delle parole che Papa Francesco un anno fa ha rivolto a Venezia: “Oggi assumono un significato ancora più profondo: ‘Venezia, terra che fa fratelli’. Ecco la nostra missione. Ecco il nostro impegno”, ha concluso Brugnaro.
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