Comprare all’asta una casa occupata dal debitore: tempi di sfratto e informazioni sull’acquisto di un immobile occupato aggiudicato con asta giudiziaria.
Comprare all’asta una casa occupata dal debitore
Durante le aste giudiziarie può succedere di ritrovarsi a comprare casa all’asta occupata dall’esecutato.
Cosa significa “casa all’asta occupata dall’esecutato“? Significa che anche se vi siete aggiudicati l’immobile questo risulta ancora occupato del precedente proprietario cioè, dal debitore. Vediamo qual è l’iter da seguire quando si compra all’asta un’abitazione ancora occupata. Quali sono i tempi di sfratto e come possiamo tutelarci.
Nel momento in cui si acquista casa tramite asta il giudice dell’esecuzione emana un decreto di trasferimento dell’immobile a favore dell’acquirente che diventa di fatto unico ed esclusivo proprietario.
Il decreto è accompagnato anche da un’ ingiunzione nei confronti del vecchio proprietario, di abbandonare l’immobile, di lasciarlo libero.
Il precedente padrone di casa dunque, per legge, non può continuare a occupare casa. Nonostante ciò non è raro che il vincitore dell’asta si ritrovi con una proprietà occupata dall’ex proprietario restio a lasciar libero l’immobile.
Comprare all’asta casa occupata: cosa fare se il debitore non lascia libero l’immobile
Il vincitore dell’asta, prima di ricorrere alle vie legali più estreme (sfratto forzato), può prendere accordi direttamente con precedente proprietario inviandogli una lettera di diffida nella quale stabilisce un tempo massimo entro il quale l’immobile deve essere liberato.
Se nonostante il tentativo la casa risulta ancora occupata, allora è possibile procedere con la richiesta di esecuzione forzata finalizzata al rilascio dell’immobile. L’iter a riguardo prevede la spedizione ai soggetti “occupanti” di:
- Una copia conforme all’originale del decreto di trasferimento dell’immobile.
- Atto di precetto di rilascio dell’immobile.
Con l’atto di precetto di rilascio dell’immobile è possibile richiedere la liberazione della casa entro un tempo minimo pari a 10 giorni.
Come comportarsi se l’esecutato non lascia l’immobile
Se nemmeno questa soluzione ha spinto il vecchio proprietario a liberare la casa acquistata tramite asta allora è necessario che l’aggiudicatario si rivolga all’ufficiale giudiziario tramite il quale verrà redatta una comunicazione ufficiale che indichi alla persona occupante il giorno e l’ora precisi in cui la casa dovrà essere liberata.
Alla data stabilita l’ufficiale giudiziario (eventualmente accompagnato dalla forza pubblica) verificherà l’effettiva liberazione dell’immobile. Nel caso in cui la casa acquistata all’asta dovesse risultare ancora occupata allora potranno intervenire le forza pubbliche che intimeranno l’occupante a liberare di fatto l’immobile.
Tempi di sfratto
È bene precisare che per poter ricorrere allatto di precetto di rilascio è necessario parecchio tempo. Partendo dal giorno durante il quale viene emanato il decreto di trasferimento infatti possono trascorrere parecchi mesi (almeno 4-5 mesi) prima di potersi valere della procedura di rilascio e quindi richiedere l’intervento delle forze dell’ordine per provvedere allo sfratto forzato.
Cosa succede a chi occupa un immobile acquistato all’asta?
Il cittadino la cui abitazione è stata messa all’asta che, nonostante le sollecitazioni, non accenna a liberarla rischia anche dal punto di vista penale. Egli infatti occupa un immobile che di fatto non gli appartiene più, rischia dunque un reato di violazione di domicilio. Il rischio? Fino a 3 anni di galera!
Casa comprata all’asta occupata da inquilini
Quando al casa comprata all’asta è occupata da un inquilino con regolare contratto d’affitto, bisognerà aspettare la scadenza del contratto per poter liberare l’immobile.
Comprare casa all’asta, cose da sapere
Se volete comprare una casa all’asta e volete essere informati sui rischi, vantaggi e svantaggi di tale procedura, vi invitiamo a leggere i nostri contenuti di approfondimento: