Bonus 80 euro per colf e badanti: tutte le informazioni su come ottenere il bonus e chi ne ha diritto. Dagli stipendi minimi alle agevolazioni per colf e badanti.
Chi lavora nel settore domestico potrà contare su un piccolo incentivo, parliamo del bonus di 80 euro messo a disposizione anche per colf e badanti. Il bonus Irpef, infatti, è destinato anche al lavoro che non ricopre il ruolo di sostituto d’imposta, cioè che non effettua le trattenute Irpef in busta paga. Così, colf e badanti, in concomitanza con la presentazione del Modello 730/2015 (Precompilato o ordinario) possono ottenere il Bonus 80 euro.
Come funziona il bonus 80 euro per colf e badanti
Questa agevolazione fiscale per colf e badanti è stata introdotta dal D.L. 66/2014 e viene assegnato sotto forma di una maggiorazione delle detrazioni sul lavoro dipendente e ammonta in un totale di 640 euro.
Quali sono i requisiti per accedere al bonus 80 euro
Possono accedere al bonus 80 euro le colf e le badanti con un reddito compreso tra gli 8.145 euro e i 24.000 euro annui. Le colf e le badanti con un reddito compreso tra i 24.000 e i 26.000 euro possono accedere a contributi ridotti. Il bonus 80 euro è fruibile per colf e badanti che hanno lavorato in maniera discontinua e non per la totalità dei 12 mesi dell’anno di riferimento per il quale si presenta il 730.
Come avere il bonus 80 euro per colf e badanti
Il bonus 80 euro può essere “recuperato” in sede di presentazione del Modello 730/2015 che fa riferimento al periodo d’imposta dell’anno 2014.
Per ottenere il bonus 80 euro per colf e badanti bisognerà compilare con attenzione il rigo C14 del Quadro C del modello 730. Nella sezione V del Quadro C, denominata Bonus Irpef, bisogna specificare le seguenti notizie:
- – nella prima delle due colonne occorre indicare il codice del bonus;
- – nella seconda delle due colonne occorre indicare l’ammontare del bonus;
- – Per le colf e le badanti che, invece, non hanno la Certificazione Unica e, quindi non hanno goduto del bonus nel 2014, la seconda colonna deve essere lasciata vuota, dal momento che il bonus non è stato ancora percepito;
- – Le colf e le badanti nella prima colonna devono indicare il codice “2”, da utilizzare quando il datore di lavoro non ha riconosciuto il bonus;
Come calcolare il bonus per colf e badanti
Per semplificare il calcolo del bonus Irpef facciamo un esempio pratico. Se una colf ha iniziato a lavorare il 3 giugno del 2014 e ha totalizzato 212 giorni di lavoro entro l’anno d’imposta 2014, il calcolo del bonus si farà:
640 (importo massimo del bonus) : 365 (giorni dell’anno) x 212 (giorni di lavoro effettuati) = 371,73 euro.
Colf e Badanti, stipendi minimi
Lo stipendio minimo rappresenta la più bassa paga oraria, giornaliera o mensile che un datore di lavoro possa pagare per legge. Le colf e le badanti fanno bene a informarsi sui contributi minimi e sui minimi compensi retributivi perché mai dovrebbero accettare paghe minori. Le retribuzioni minime vengono aggiornate di anno in anno e subiscono piccole oscillazioni in base al mercato del lavoro. Gli stipendi minimi per colf e badanti previsti fino al 31 dicembre 2015 oscillano molto in base alla categoria: si parte dai collaboratori domestici alle prime armi fino alla formazione professionale di assistente per persone non autosufficienti.
Le badanti e colf alle prime armi hanno uno stipendio orario minimo di 4,51 euro con uno stipendio mensile di 620,25 euro. La presenza notturna prevede uno stipendio minimo di 651 euro per il turbo che va dalle 21.00 alle 8.00, questa tariffa minima è fissata a prescindere dall’esperienza della colf o della badante. Per assistenza a persone non autosufficienti, lo stipendio minimo per le badanti va da 7,67 euro a ora (stipendio mensile per lavoro a tempo pieno 1.127 + 166 euro) alle 8,00 euro orarie (stipendio mensile per lavoro a tempo pieno 1.184,12 + 166 euro). Per tutti gli aggiornamenti retributivi dei minimi e per calcolare l’importo dei contributi, vi rimandiamo al sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Agevolazioni per assunzione colf, badante e baby sitter
Le persone interessate a assumere una collaboratrice domestica spesso vorrebbero usufruire di un esonero sul pagamento dei contributi Inps. In effetti è stata introdotta una legge che, al fine di ridurre i tassi di disoccupazione, introduce l’opportunità di non versare i contributi all’Inps in diversi rapporti di lavoro subordinati… peccato che questa agevolazioni escluda il settore domestico. Colf, baby sitter e badanti già vedono aliquote previdenziali ridotte rispetto a quelle ordinarie.
Curiosità: tra i mestieri più richiesti in Italia il ruolo di colf e di badanti e di notevole rilevanza ed è anche in crescita. Per approfondimenti: Professioni più ricercate in Italia.